La norma EN 14605 delinea i requisiti minimi che gli indumenti di protezione contro agenti chimici di uso limitato e riutilizzabili sono tenuti a rispettare. In questa categoria, rientrano sia i capi dโabbigliamento a tenuta intera che quelli che offrono una protezione parziale del corpo.
Stabilita con l’obiettivo di definire criteri chiari e uniformi, la normativa si rivolge a tutti i fabbricanti e fornitori di DPI.
Definizione e ambito di applicazione della norma EN 14605
Definita con l’obiettivo di stabilire linee guida precise e rigorose per la produzione e la certificazione di indumenti protettivi contro agenti chimici liquidi, la norma EN 14605 si rivolge ai contesti lavorativi in cui la presenza di sostanze pericolose impone l’uso di dispositivi di protezione individuale adeguati.ย
Questa normativa รจ di fondamentale importanza per le industrie chimiche, farmaceutiche, di trattamento dei rifiuti e per tutte quelle realtร in cui i lavoratori possono essere esposti a liquidi pericolosi o a spruzzi di sostanze potenzialmente dannose.
L’ambito di applicazione della norma รจ piuttosto ampio. Include, infatti, tutti quegli indumenti progettati per fornire una barriera contro la penetrazione di agenti chimici liquidi, compresi quelli che offrono protezione per l’intero corpo, nonchรฉ i capi dโabbigliamento che assicurano solo una copertura parziale, come i camici o i grembiuli.
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Requisiti base della norma EN 14605
All’interno della norma vengono stabiliti diversi criteri specifici che riguardano i capi dโabbigliamento, ad esempio
sulla loro progettazione e costruzione.
Per gli indumenti di Tipo 3, a tenuta di liquido, la norma specifica che devono coprire completamente il corpo e avere cuciture saldate o incollate per prevenire la penetrazione di liquidi attraverso le giunture. Possono includere, inoltre, collegamenti a tenuta di liquido, come cappucci, guanti, stivali, visiere o DPI delle vie respiratorie, per una protezione integrata.
D’altra parte, gli indumenti di Tipo 4 sono progettati per riparare dagli spruzzi di sostanze chimiche, non contro l’esposizione diretta a getti liquidi sotto pressione. La norma impone che le cuciture, le chiusure e i bordi siano realizzati in modo da impedire l’ingresso di spruzzi.ย
Anche in questo caso, possono prevedere collegamenti con altre componenti come cappucci, guanti, stivali e visiere, che incrementano il livello di protezione.
La norma considera anche capi di abbigliamento con protezione parziale del corpo. Pur non fornendo una copertura totale, sono fondamentali per proteggere le aree piรน esposte ai rischi chimici. Essi rientrano, perรฒ, nell’ambito di applicazione della norma EN 13034.
Test di verifica per gli indumenti di protezione contro agenti chimici
Per garantire l’efficacia degli indumenti protettivi, la norma EN 14605 stabilisce procedure di test rigorose. In particolare:
Jet Test (per tute protettive a tenuta di liquidi – Tipo 3). Il soggetto indossa l’indumento sopra una tuta assorbente. Un liquido marcatore viene poi spruzzato attraverso un getto ad alta pressione. Tale procedura permette di valutare l’efficienza delle cuciture, delle chiusure e dei materiali nella prevenzione dell’ingresso di liquidi. L’esito si basa sullโeventuale presenza di macchie sull’indumento assorbente interno.
Spray Test (per tute protettive a tenuta di spruzzi – Tipo 4). In questo caso, il liquido marcatore viene nebulizzato su tutto il corpo del soggetto, che indossa l’indumento protettivo sopra una tuta assorbente. Il test mira a simulare condizioni di lavoro dove i liquidi vengono dispersi nell’aria o possono schizzare su parti diverse dell’indumento. Al termine dell’esperimento, si controlla la tuta assorbente interna per individuare eventuali tracce di liquido, valutando cosรฌ l’efficacia dell’indumento a tenuta di spruzzi.